Moto.it Magazine n.409 14-01-2020.pdf

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SPECIAL FREE ISSUE - N.409 - 14 GENNAIO 2020
HONDA
CRF-RX 2020
LA PROVA
DAKAR
EDITORIALE
Yamaha
MT-125 2020
P.12
Paulo Gonçalves.
Rischio e impotenza
P.86
“Riflessioni sul rischio
e sulla passione”
P.58
HONDA
GAMMA
CRF-RX
2020
la prova
PROVA
PROVA
HONDA CRF-RX 2020:
POTENZA SOTTO CONTROLLO
Direttamente dal Giappone
arrivano le nuove enduro del
marchio alato, in una gamma
davvero completa ed articolata.
Due piccole, 250 e 300,
derivate dalla nuovissima cross,
e due grandi, 400 e 450,
dotate del nuovissimo traction
control
L
Le moto vere sono da provare nei percorsi veri e,
come è giusto che sia, Honda ci porta a provare
la nuova gamma RX, in uno dei più rinomati per-
corsi di enduro del nord Italia, niente di meno
che all’Offroad Park di Arco di Trento. Qui in
poco spazio abbiamo modo di provare le nuove
moto del marchio alato in differenti situazioni e
le possiamo mettere sotto torchio per compren-
derne appieno pregi e difetti .
I tecnici giapponesi sono ormai affiatati anche
con la gamma enduro e sulle 2020 hanno in-
trodotto diversi accorgimenti che le rendono
ancora più competitive ma soprattutto facili da
utilizzare. Da sempre sali in sella ad una rossa e
ti senti subito a casa. Gli ingombri sono studiati
appositamente per dare spazio al pilota e faci-
litare i movimenti in sella, con una seduta lun-
ga, snella e piatta che va a morire sul tappo del
serbatoio, più ingombrante rispetto alle sorelle
cross, ma sempre molto discreto. Il comparto
comandi è sempre da riferimento con una trian-
golazione tra sella, pedane e manubrio davvero
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di Aimone Dal Pozzo
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PROVA
PROVA
azzeccata. Sei “sopra” alla moto in una po-
sizione aggressiva e nonostante questo hai
un avantreno bello aperto, forse - in qualche
occasione - fin troppo.
L’impianto frenante anteriore vede l’arrivo di
una pinza a pistoncini differenziati, più mo-
dulabile, che lavora un disco a margherita da
260 mm; al posteriore l’unità ha diametro di
240 mm e pinza a singolo pistoncino. I cerchi
sono in alluminio a finitura nera, con raggi a
montaggio diretto più leggeri per ridurre le
masse non sospese. Spostandosi sul manu-
brio troviamo una leva frizione molto preci-
sa nonostante un comando ancora a cavo;
sempre sulla plancia di controllo troviamo
a sinistra il bottone che permette di selezio-
nare una delle 3 mappature (standard, soft
e aggressive) e, sui modelli di maggior cilin-
drata, anche il comando del traction control.
A completare il quadro troviamo la strumen-
tazione elettronica, completa di tutte le in-
formazioni principali.
CRF 250 e 300 RX
Le piccole di casa Honda seguono gli upgra-
de di riferimento già inseriti sui modelli cross
2020, ovvero il telaio di settima generazione,
la nuova geometria della ciclistica e le so-
spensioni Showa più aggiornate. Il punto
forte però è l’evoluzione del motore, capa-
ce ora di erogare più coppia ai bassi e medi
regimi grazie ai progressi fatti sulla termica.
I tecnici si sono concentrati sulla camera
di combustione, ottenendo una migliora-
ta sfruttabilità della coppia ed allo stesso
tempo, tirando fuori qualche cavallo in più
in alto.
Anche il cambio è stato modificato, ravvi-
cinando seconda e terza marcia per ridurre
il calo di giri in innesto. Da ultimo, i tecnici
sono intervenuti sull’elettronica, armoniz-
zando tutte le modifiche effettuate. Dal pun-
to di vista sospensioni le due RX “piccole”
sono state ammorbidite nel supporto e nella
progressività. Da notare come le moto pro-
vate fossero abbastanza sfilate di forcella e
con un neutro a 5, ottimo per i tratti veloci,
ma più impegnativo per i tratti stretti e nel-
le curve in sequenza. In sostanza alle Hon-
da piace andare forte ed è in questi settori
che danno il meglio di sé, mentre nel lento
e nel bucato alle basse velocità tendono a
picchiare nelle mani ed essere un tantino
nervose. La piccola 250 è un bel peperino,
agile e sul pezzo in molte situazioni, ma devi
essere comunque pronto ad una guida agile
e sempre sul gas. La direzionalità è ottima,
come tutte le Honda quando sali in sella ti
senti subito a casa, e i cambi di direzione
sono facili ed intuitivi.
Salendo di cubatura, grazie ad un cilindro
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ed un pistone Athena, si ottiene un po’ più di
coppia che nel misto è di grande aiuto. Dove
curvi in seconda con il 250, con la 300 si può
buttare una marcia in più, cosa che ti per-
mette spesso di veleggiare sopra le classiche
buche di accelerazione in maniera molto più
dinamica. Il vantaggio è che questo notevole
aumento di coppia non richiede sacrifici in
termini di dinamica di guida.
CRF 400 e 450
Arriva anche sulle regine da enduro l’utilis-
simo controllo di trazione HSTC – Honda Se-
lectable Torque Control – a 3 livelli, in modo
da soddisfare le esigenze del pilota in qualsi-
asi condizione di aderenza così da contare su
una trazione più efficace che si trasforma in
una spinta più omogenea.
A questo si abbina l’ormai noto switch delle
mappature che assieme all’HSTC portano a
12 le differenti soluzioni attuabili. Il nuovo
sensore di controllo non sfrutta sensori di
velocità delle ruote e mantiene un’eccellen-
te sensazione di controllo sul comando del
gas. Il suo funzionamento avviene ritardan-
do l’accensione e riducendo l’iniezione di
carburante quando vengono rilevati cambi
eccessivamente repentini nel regime di rota-
zione, incompatibili con la possibilità di una
effettiva spinta in avanti. Se sulle piccole ho
apprezzato maggiormente la derivata 300,
fra le grandi ho preferito la 450 perchè grazie
a un elettronica dalla precisione millimetrica
è possibile gestire agevolmente anche tutta
la potenza della regina. Il 400, derivato inve-
ce dalla stessa base termica con la modifica
del pistone a bassa compressione e cilindro
Athena, perde di brio senza che questo vada
a vantaggio della massa in movimento gene-
rale. Sicuramente la 400 è meno impegnati-
va dal punto di vista fisico, ma a fine giorna-
ta ritengo che la coppia della grande, gestita
elettronicamente è la scelta più efficace sia
per le gare che per una semplice passeggia-
ta tra amici. In sella la percezione del nuovo
sistema è evidente e gli step di attivazione
sono notevoli. Tenendo il traction in off si ot-
tiene, in sostanza, la 450 2019, ma iniziando
a salire di livello si percepisce nettamente il
lavoro dell’elettronica. Ad Arco ho preferito
la mappa 3, quella denominata Aggressive,
abbinata al controllo di trazione a 3. In que-
sto modo si ottiene una moto pronta e reat-
tiva, ma sempre sotto controllo anche quan-
do ti scappa un pochino la mano sul gas.
La CRF si distende in maniera più lineare e
progressiva, impegnandoti molto meno dal
punto di vista fisico. Risultato è che ti butti
sul gas con maggiore sicurezza perché se
anche esageri ci pensa lei a salvarti la vita.
Quando poi passi la fase centrale torna ad
essere la CRF di sempre e se vuoi potenza ne
hai fino alla nausea. Dal punto di vista cicli-
stico, il nuovo setup delle sospensioni, rende
la moto più stabile e sicura, e ciò ti permette
di osare un pò di più. Il nuovo bilanciamento
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